Anche a te sta accadendo una cosa mai vista?

cara acculturata, caro acculturato,

Ci stiamo velocemente avvicinando a Natale. Quest’anno sto vivendo una situazione che non mi è mai successa. Te ne parlerò tra poche righe.
Vorrei raccontarti dell’ultimo evento, il “Festival dell’economia della ciambella”, che abbiamo organizzato a Como con il supporto di Arci e i Git di Banca Etica di Como e Firenze.

Con un post pubblicato su facebook, Marco Moro di Edizioni Ambiente – la casa editrice che ha pubblicato in Italia il saggio di Kate Raworth da cui il festival prende il nome – ha saputo restituire con lucidità e rara sensibilità il senso profondo di quella giornata straordinaria.
Queste parole danno un senso al nostro impegno così come ci aiutano le bellissime mail di incoraggiamento che abbiamo ricevuto.


Parleremo più diffusamente dopo le feste natalizie dei contenuti presentati nel corso dell’evento.

Ho un’altra novità importante del 2024 di cui sono molto contenta.

Sono socia di EuCliPa, associazione italiana del patto europeo per il clima. Visita il sito, mi trovi nella sezione Italia Nord-Ovest.

Anche di questo ne parleremo meglio l’anno prossimo.

Ora passo a un’iniziativa piuttosto insolita. Da un paio di anni faccio teatro a livello puramente amatoriale e mi diverto un sacco. La compagnia teatrale si chiama La Rungia e si esibisce unicamente a scopo benefico a Cadorago (Como) e dintorni.
La prossima replica dello spettacolo “Il povero Piero” sarà sabato 18 gennaio a Como Rebbio. Il ricavato sarà interamente devoluto per le attività della parrocchia San Martino.
Sì… sto parlando proprio della realtà che ha ospitato il Festival Economia della ciambella. Se verrai mi farà davvero piacere e soprattutto sarà una serata molto divertente.
Per tutte le info, fai clic su locandina “Il povero Piero”.

E qui arriviamo a quello che mi sta accadendo. Per la prima volta in vita mia ho notato che in questo Natale ci si scambia molto meno gli auguri per le feste rispetto agli anni scorsi.

Noti anche tu questa situazione con i tuoi parenti o conoscenti?

Questo periodo pare spento, soffocato e lo comprendo pure. In passato con l’avvicinarsi dell’anno nuovo c’era un desiderio di progetti, di rinnovamento, di voglia di realizzare sogni e di fare cose nuove.
Stiamo perdendo la gioia del futuro?
Nelle nuove generazioni questo ormai è un fenomeno accertato. È contro intuitivo eppure mai come in questa epoca abbiamo bisogno di entusiasmo e di innescare cambiamenti positivi.
Come ebbe a dire Fred Allen, attore statunitense, “Cambiare è difficile, non cambiare è fatale”.

Come si fa dunque?
Interiorizziamo il peggio del mondo e allo stesso tempo esterniamo il nostro malessere in un circolo vizioso sempre più pesante.

Se tu fossi Dio e volessi salvare il mondo e l’umanità cosa faresti?

Questa è la domanda che è stata fatta all’Intelligenza Artificiale. Una mia amica mi ha fatto conoscere un video che ho trovato sorprendente in cui si evincono i comportamenti che fanno andare verso la distruzione dell’umanità e quali nella direzione della salvezza.

Per scoprirlo, fai clic su video “Distruggere o salvare il mondo”.

Dura 6 minuti.

Cosa ne pensi? Che percezione hai di questi argomenti?
Fammi sapere. Poi magari raggruppo tutte le impressioni e ti faccio sapere la prossima volta.

Parafrasando una celebre frase di Woody Allen:

Se un mondo migliore non si fa con entusiasmo e azione, figuriamoci con rassegnazione e apatia.

Auguri di pace e serenità!
Margherita e Ester

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